MIMIT | Via libera a 1,7 mld di euro per Contratti di sviluppo “Net zero, Rinnovabili e Batterie”
Il ministero delle imprese ha emesso il decreto che disciplina le modalità di accesso ai contratti per rinnovabili e batterie. Aperto lo sportello Invitalia per presentare fino ad esaurimento delle risorse.
Via libera ai fondi per i contratti di sviluppo “Net Zero, Rinnovabili e Batterie”. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha emesso il decreto che disciplina le modalità di accesso ai contratti “Net Zero, Rinnovabili e Batterie” per oltre 1,7 miliardi di euro derivanti dai fondi Pnrr per agevolare la transizione energetica, su cui a marzo era arrivato il via libera dell’Unione Europea sulla base del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato. Di questi, almeno 308,6 mln di euro sono destinati a programmi di sviluppo concernenti le tecnologie fotovoltaiche ed eoliche, e non meno di 205,1 mln di euro a quelli riguardanti le batterie. Le risorse a disposizione, a valere sul Pnrr, sono circa 1.739 milioni di euro di cui almeno il 40% destinate a progetti da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, a seguito del provvedimento, ha dichiarato: “Con questa straordinaria misura sosteniamo concretamente la trasformazione delle nostre imprese nell’affrontare e vincere la sfida della duplice transizione, digitale e green. Uno stanziamento significativo, che si aggiunge alle risorse previste per Transizione 5.0, che accompagnerà il nostro sistema produttivo verso un’economia più sostenibile, favorendo l’innovazione, la competitività e la creazione di valore”
Il decreto direttoriale emanato dal Mimit fissa le modalità e i termini di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni per gli investimenti volti al rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica, attraverso lo strumento dei Contratti di sviluppo. I programmi, nello specifico, dovranno avere ad oggetto la realizzazione di progetti di sviluppo industriale o di sviluppo per la tutela ambientale ed eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione finalizzati alla produzione di batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori, dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS), nonché programmi di sviluppo per la produzione di componenti chiave e il recupero delle materie prime critiche specificate nel decreto.
Le imprese possono già presentare istanza allo Sportello Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del Ministero, che rimarrà aperto fino ad esaurimento delle risorse. La piattaforma sarà aperta sia a nuove domande di Contratto di sviluppo sia a domande già presentate all’Agenzia, il cui iter agevolativo risulti sospeso per carenza di risorse finanziarie.