Il Conto Termico è un meccanismo cardine per l’incentivazione all’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili in Italia.
Si tratta della terza evoluzione dello strumento che aiuta la Pubblica Amministrazione e i privati a realizzare interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici. Per le sue caratteristiche di semplicità e chiarezza, il Conto Termico continua ad essere apprezzato soprattutto in ambito PA e ha consentito in questi anni di realizzare molte misure per l’efficientamento del parco edilizio pubblico, che in assenza di supporto non sarebbero state effettuate.
Per il varo del decreto non ci sono ancora specifiche indicazioni sui tempi. È prevedibile però che la misura possa entrare in vigore già da gennaio prossimo, dato che dal 2025 gli i bonus fiscali per gli stessi interventi saranno eliminati o ridotti.
Gli obiettivi
Gli obiettivi strategici del Conto Termico 3.0 mirano ad ampliare la platea dei beneficiari, diversificare gli interventi ammissibili e semplificare le procedure di accesso agli incentivi.
Il Conto Termico 3.0 amplia la platea dei soggetti ammessi al beneficio, ricomprendendo in essa anche gli enti del terzo settore, le comunità energetiche rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo collettivo (oltre alle amministrazioni pubbliche e ai soggetti privati).
Il Conto Termico potrebbe dunque risultare utile in questa direzione, prevedendo eventualmente una percentuale di copertura delle spese nell’ordine del 70-80% (interventi per appartamenti-condomini).
Anche il Conto Termico 3.0 incentiva, per la PA, gli interventi di riqualificazione dell’edificio per renderli di tipo nZEB (edificio a energia quasi zero); a questo proposito sarebbe stato utile prevedere la possibilità di includere anche gli interventi di messa in sicurezza antisismica, garantendo un opportuno incremento delle tempistiche di realizzazione e dei massimali.